La città delle acque

Nocera Umbra

Nocera Umbra è un comune umbro situato nella parte alta della provincia di Perugia al confine con le Marche.

Il centro storico è uno dei borghi medievali più belli dell’Umbria ed è stato interamente ristrutturato a seguito del terremoto del 1997.

La città è uno degli unici borghi in Italia in cui l’impianto urbanistico ha conservato l’originaria configurazione medievale con una rete ben conservata di strette strade acciottolate, vicoli e piazzette.

Durante il Rinascimento Nocera Umbra cominciò ad essere conosciuta e stimata dagli studiosi dell’epoca per le virtù terapeutiche delle sue acque.
Fin dall’antichità, l’acqua di Nocera Umbra era apprezzata e conosciuta per la purezza, la freschezza e gli effetti terapeutici.

COME RAGGIUNGERE NOCERA UMBRA

Nocera Umbra (PG)

La città di Nocera Umbra è facilmente raggiungibile e ben collegata:

In treno
Linea Roma-Ancona con attivo alla stazione ferroviaria di Nocera Scalo, a tre chilometri dal centro.

In autobus
Linea Roma-Rimini collegata con Perugia e Foligno.

In auto
– Autostrada del Sole A1:
Provenendo da Roma, uscita ad Orte, quindi superstrada direzione Terni, Spoleto, Foligno;
Provenendo da Firenze, uscita Valdichiana, quindi superstrada direzione Perugia-Foligno.

-Autostrada A 14:
Provenendo da Nord Uscita Fano poi Flaminia direzione Roma;
Provenendo da Sud uscita Civitanova Marche poi SS.77 Val di Chienti fino a Colfiorito poi deviazione verso Nocera Umbra.

In aereo
Aeroporto regionale di Sant’Egidio (Perugia) a Km. 40.

COSA VEDERE A NOCERA UMBRA

Passeggiata tra i portici

Fra i luoghi più suggestivi del centro storico di Nocera Umbra, cinto dalle mura difensive ancora ben visibili per la maggior parte del loro tracciato e risalenti al secolo XII°, un posto speciale spetta senz’altro a Via San Filippo.

Essa si snoda per oltre duecento metri alla destra di Largo Vincenzo Blasi, appena varcata la robusta Porta Vecchia detta anche di San Francesco, principale accesso al nucleo antico della città, per terminare di fronte alla bella facciata della chiesa di San Filippo Neri, la cui fisionomia neo-medievale ci viene incontro all’improvviso come una magica apparizione di tempi lontani.

I Nocerini, da sempre, chiamano questa via i “ponti”. Questo appellativo è dovuto alla particolare forma “a galleria” che la via assume in tutto il suo percorso che è interamente coperto da volte ad arco situate a diverse altezze, o con soffitto piatto o con massicce travature in legno.

Inoltre, per evitare l’oscurità perenne di uno spazio viario chiuso e percorribile, sulla parete destra sono state realizzate alte e profonde aperture a tutto sesto scandite a distanze regolari che permettono la constante illuminazione naturale .

È interessante scoprire come questo originale spazio urbano sia stato concepito della città in età post medioevale, verosimilmente tra la fine del XVI° e la metà del XVIII° secolo.

 

Si noterà, infatti, che la parete destra della via corrisponde ad un lungo tratto delle stesse mura difensive. Questo si capisce sia dalla presenza di feritoie, per posizionare milizie civiche, che di torrette di guardia visibili soprattutto dall’esterno, scendendo verso il parco comunale.

A partire dal ‘500, le antiche mura cittadine costruite in età comunale perdono la loro funzione militare in quanto Nocera e le altre città umbre sono ormai saldamente inserite nelle circoscrizioni amministrative del moderno Stato della Chiesa.

Accade allora che la municipalità nocerina decreta una vera e propria lottizzazione di porzioni di mura civiche da vendere a privati cittadini per utilizzarle come solide fondamenta alle quali sovrapporre nuove costruzioni collegate con proprietà abitative presenti sul lato opposto della via.

Si arriva così alla graduale copertura di tutta l’antica via delle mura che in origine era a cielo aperto.

Documenti storici e memorie orali raccontano che andare ”sotto i ponti”, ancora in tempi recenti, era come recarsi in uno dei principali poli artigianali e commerciali della città storica.

Infatti, fin dal ‘600-‘700 erano presenti vari negozi di rivendite alimentari con osterie; in tempi recenti, una falegnameria (Da Gastone) ed un ristorante-pizzeria (Da Vitino). Quest’ultimo era conosciuto e particolarmente apprezzato dallo scrittore Ferrarese Giorgio Bassani, autore del celebre romanzo “II giardino dei Finzi-Contini”, che più volte vi si fermò a mangiare fra gli anni ’50 e ’60 del ‘900.

Possiamo quindi facilmente immaginare l’atmosfera quotidiana vivace e vociante che animava in passato questo ambiente nocerino.

NOCERA UMBRA

Visitare la Chiesa di San Filippo

La chiesa di San Filippo Neri è uno dei tre grandi edifici ecclesiali che caratterizzano il centro storico di Nocera Umbra.

Risalendo la valle del Topino, provenendo da Foligno, risulta perfettamente visibile a distanza nel corpo raccolto della forma urbanistica della città.

Sorge in un’area in precedenza occupata da un insediamento Filippino integrato con un oratorio dedicato a San Bernardo, costruito a partire dal 1645.

Il fianco destro della chiesa risulta radente ad un ulteriore tratto delle mura di cinta duecentesche.

Questo notevole edificio nocerino spiazza quasi sempre il visitatore per il suo stile architettonico e decorativo

che, chiaramente, tende ad identificarla ad un’autentica chiesa dei secoli dell’età di mezzo.

 

 

In realtà, la sua costruzione risale al 1859 e costituisce un significativo esempio del ”revival” neo-medievale, ampiamente diffuso nelle tendenze artistiche del secolo XIX°, nato in seno a quella rivalutazione della civiltà di inspirazione della sensibilità romantica.

Il progettista fu l’architetto modenese Luigi Poletti, a lungo operante nello Stato della Chiesa e rimasto celebre per la ricostruzione della Basilica di Santa Maria degli Angeli in Assisi, semidistrutta dal catastrofico terremoto del 1832 che sconvolse l’area centrale del Umbria.

La parte superiore della facciata è dominata dal centrale rosone a raggiere multiple di arcatelle sempre desunte da modelli romanici umbri e accompagnato dai simboli dei quattro evangelisti intorno alla circonferenza esterna:

  • l’Angelo per San Matteo;
  • il Leone per S .Marco;
  • il Bue per S. Luca;
  • l’ Aquila per S. Giovanni.

Accorpato alla chiesa, in posizione retrostante, in fondo alla parete sinistra, si innalza il campanile a base quadrangolare costruito in calcare rosa locale. Presenta le tipiche forme dei campanili romanici con aperture di strette arcatelle a sesto pieno che aumentano di numero procedendo dal basso verso l’alto.

Si noterà come questa torre campanaria è lievemente inclinata verso destra: anche Nocera Umbra ha la sua torre di Pisa!

NOCERA UMBRA

Godere del panorama dalla torre civica

La torre civica o dei Trinci, detta anche “campanaccio”, è stata completamente restaurata dopo il sisma del 1997 ed è quanto resta della Rocca di Nocera risalente al XI° secolo.

L’edificio ricorda la strage dei Trinci, tragico episodio di sangue avvenuto nel 1421. 

Da essa si può ammirare il suggestivo panorama nocerino.

NOCERA UMBRA

Trekking urbano ed escursioni

Il paesaggio di Nocerino è lo scenario perfetto per fare passeggiate rilassanti o trekking  e percorsi in mountain bike, sia all’interno del bosco che nell’immediata periferia.

I dintorni di Nocera Umbra offrono  numerosi monumenti storici, artistici e naturalistici da visitare: il famoso Castello di Salmaregia, l’Abbazia di Santo Stefano di Parrano, l’Abbazia di San biagio, la Chiesa di San Michele, Borgo le Cese, Il Monte Alago.

A Valtopina, a pochi chilometri di distanza, è possibile visitare l’antico Borgo castellare di Sasso e il Castello di Gallano.

Segnaliamo alcuni percorsi:

Sentiero 306
Sentiero con partenza da Nocera Umbra e arrivo a Bagnara.

Distanza 8,8 km
Dislivello salita 328 m
Dislivello discesa 183 m
Difficoltà E
Tempo 3 h

Sentiero 318
Sentiero con partenza da Nocera e arrivo a Cariè.

Distanza 9,5km

Dislivello salita 670 m
Dislivello discesa 265 m
Difficoltà E
Tempo 3 h

Sentiero 351
Sentiero con partenza  da Nocera Umbra e arrivo Assisi.

Lunghezza :20000 m
Dislivello salita :560 m
Dislivello discesa : 635 m T
empo 7 ore
Difficoltà: E